Nel presente articolo riportiamo un breve approfondimento sulle modalità di lettura del Modello Peronospora della Vite, usufruibile attraverso la piattaforma WiForAgri.

Osservando l’interfaccia del Modello si evidenzia come questo sia in grado di distinguere analiticamente delle linee blu e alcuni simboli (pallini, quadrati e triangoli), ognuno di essi corrispondenti a determinate fasi della malattia.

Le linee blu altro non sono che le “coorti”, gruppi di oospore che, partendo da uno stato di quiescenza, sono in grado di germinare e sviluppare gli sporangi nelle ore in cui le linee raggiungono il loro valore massimo (valore di 100%). Tali linee blu, come si può osservare, daranno origine alle successive fasi intermedie infettive, che porteranno o, viceversa, non porteranno, alla vera e propria infezione, a seconda delle condizioni meteo.

Le fasi della malattia successive allo sviluppo degli sporangi sono contrassegnate dai pallini verdi (rilasci zoospore) – e dai rombi marroni (dispersioni delle zoospore). Nei vigneti di zone climatiche umide e sub-umide, in presenza di piovosità, una buona parte dei pallini verdi si tradurranno in veri e propri eventi di infezione (triangolini rossi soprastanti).

Come riportato sul diagramma di flusso di supporto decisionale elaborato dai nostri agronomi, a seconda del tipo di prodotto che si utilizzerà, l’utente dovrà attivare l’allarme in corrispondenza degli eventi ZRE (prodotti preventivi) o ZIN (prodotti curativi).
Qualora si utilizzassero prodotti preventivi l’avvento della infezione (triangoli rossi) si tradurrebbe infatti in una perdita di efficacia del prodotto utilizzato, come evidenziato nella seguente tabella, che pone in relazione le ore post-inoculo con l’efficacia del prodotto attivo, secondo i risultati di test sperimentali.

All’interno della tabella è descritta la “Perdita di efficacia” (%) dei prodotti rameici durante la fase di infezione. Nell’interfaccia del modello WiForAgri l’inoculo viene rappresentato dai rombi marroncini (variabile ZDI del modello).

Si osserva come all’avvicinarsi alle ore dell’infezione vera e propria il prodotto preventivo perda complessivamente quasi tutta la propria efficacia nei confronti dell’infezione fungina.

Nel valutare i trattamenti in un microclima critico come quello rappresentato nell’interfaccia sopra – relativa al Collio Goriziano – si osserva come le infezioni primarie (triangolini rossi) sono molte e si verificano dall’inizio della primavera fino all’inizio dell’estate, dove le condizioni di minor umidità sono in grado di rallentare lo sviluppo del fungo.

I trattamenti saranno di conseguenza oggetto di valutazione decisoria soprattutto nel primo periodo, in modo da prevenire gli sviluppi fungini, per la maggior parte secondari, in grado di causare gravissimi danni alla produzione in fase di fioritura ed allegagione delle piante. L’utilizzo di fitofarmaci durante queste delicate fasi di sviluppo della vite sono importanti e raccomandati, ma dovranno essere abbinati ad una temporizzazione ottimale dei trattamenti precedente rispetto alle infezione primarie, che può essere attuata attraverso l’utilizzo di sistemi previsionali come WiForAgri.

Al fine di un controllo ancora maggiore, il modello previsionale WiForAgri indicherà comunque anche le potenziali infezioni secondarie, successive alle primarie, in una barra di stato alternativa sottostante, all’interno della pagina del modello. Per tali infezioni il modello è in grado di calcolare anche il relativo tasso di infezione (da 0 a 100 %).

E’ possibile attivare l’allarme delle secondarie dal registro degli allarmi (variabile “SEC”) tenendo comunque presente che un buon lavoro sulle primarie in stagione diminuirà il rischio di secondarie. Per avere indicazione di trattamento rispetto alle secondarie si consiglia di leggere il diagramma decisionale relativo a tale tipologia di infezioni presente sulla nostra guida web.

Per ulteriori dubbi e chiarimenti potete scriverci a assistenza@primoprincipio.it .